Scalare organizzazioni in Extreme Manufacturing si ottiene esattamente come la si ottiene in Scrum: aggiungendo team. Il coordinamento avviene tramite i Product Owner, gli Scrum Master ed i membri del Team, a seconda dell’ambito del problema che emerge.
Quando diversi Team lavorano sullo stesso modello, ognuno di loro si prende cura di un sotto-modulo. Questo richiede la negoziazione di un contratto basato sull’interfaccia in modo da stabilire le interfacce prima ancora del modulo stesso. Ad esempio, all’interno del modulo motore c’è il modulo serbatoio, il modulo avviamento elettrico, il modulo del scarico. Ogni modulo ha una interfaccia che lo disaccoppia con gli altri moduli e dei test che ne verificano il valore e l’eccellenza tecnica.
Il chiarire questi aspetti è compito del Chief Product Owner che ordina e raffina il Product Backlog continuamente. Il CPO non è un ruolo più importante per stipendio o esperienza, semplicemente è la persona che si occupa di tenere in ordine il Product Backlog, risponde alle domande ed ha chiaro il valore per il cliente. Idealmente il CPO è il cliente o colui che paga affinché il prodotto od il servizio venga prodotto.
Ogni Scrum Master cerca di migliorare la velocity del Team, ovvero il lavoro producibile in maniera sostenibile ogni Sprint. Sostenibilità implica che il Team è felice e che il lavoro soddisfa la qualità definita nella Definition of Done. Gli Scrum Master hanno un lavoro ulteriore: collaborare con gli Scrum Master degli altri team per negoziare le risorse condivise, come lo spazio, gli strumenti, i moduli, ecc.
In questo modo un Team di 5 persone ha delle aspettative chiare su come risolvere gli impedimenti più frequenti. Cosa fare e ogni aspetto del Backlog viene gestito dal Product Owner. Gli aspetti di produttività, qualità, soddisfazione, morale, strumenti e risorse viene gestito dagli Scrum Master.
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